Paul non aveva la più pallida idea di dove fosse. Quando si era separato da Iggy era convinto di essersi diretto verso Verde Paura, ma aveva ben presto perso il senso dell’orientamento. «Nancy è più brava di me in queste cose» bofonchiò mentre attraversava un cespuglio che cresceva incolto tra un’attrazione e l’altra. Stava continuando a camminare nelle zone meno illuminate del parco, per evitare di farsi notare da chiunque fosse sulle sue tracce.
All’inizio quando Nancy, Paul, Jim e Iggy si erano introdotti nel Luna Park abbandonato, il parco era poco illuminato, ma dopo il mostruoso annuncio di Vlad si erano accesi uno dopo l’altro tutti i lampioni del parco, poi le insegne luminose dei giochi e delle casette delle attrazioni e tutte le ghirlande di luci appese come ragnatele colorate sopra la sua testa. Chiunque li stesse cercando era ben intenzionato a trovarli. Paul aveva pensato che fosse quindi una saggia idea nascondersi in mezzo alle siepi incolte e ai cespugli, anche se questo significava ritrovarsi completamente ricoperto di spine, tagli e graffi.